mercoledì 27 luglio 2011

Gli aumenti dei mutui

I mutui, si sa, sono molto richiesti dagli italiani anche se, a causa dell’aumento del tasso BCE, le
rate verranno aumentate e ci si ritroverà a fare i conti con meno soldi nelle tasche.

Prevale la formula del tasso variabile, dato che i mutuatari sperano che da qui a 20-30 anni i tassi
si mantengano più o meno stabili. Secondo un recente sondaggio, nel primo semestre del 2011
le richieste di mutuo sono aumentate dal 60% al 74% ed è aumentato anche l’importo medio del
mutuo erogato, raggiungendo circa 130.000 euro. Il 75% dei mutui ha una durata che va da 20 a 30
anni e vengono concessi, per la maggior parte, al Nord (50%), poi il Centro con il 32% e il Sud con
il 18%. È diminuita la richiesta di surroghe, dal 30% di inizio anno al 18% di giugno 2011.

Come detto all’inizio, l’aumento del tasso BCE all’1,50% ha comportato un rialzo delle rate mensili
che gli italiani pagano. Anche se l’intervento di Trichet era già scontato e gli indici Euribor a
giugno si erano già portati, giorno dopo giorno, intorno all’1,50%, è stato lo stesso un duro colpo
per chi ha visto aumentare ulteriormente l’importo del proprio mutuo, soprattutto per chi ha scelto
un tasso variabile.

Per esempio, per un mutuo di 100.000 euro, l’aumento sarà tra i 10 e i 15 euro mensili, ma se il
mutuo prevede il ricalcolo mensile dell’ammortamento la prima rata può aumentare anche di più,
anche se andrà diminuendo con il passare del tempo. Entro la fine dell’anno ci si aspetta un ulteriore
aumento dei tassi dello 0,25%. Nonostante ciò, le famiglie italiane preferiscono il tasso variabile
(45%) che il fisso (30% a giugno).

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