La Banca Centrale Europea ha previsto nuove disposizioni, a cominciare da oggi 7 aprile, che qualora dovessero andare in porto si tradurranno in un aumento tassi di interesse dei mutui e in particolare di quelli a tasso variabile legati all'Euribor.
Un aumento dei tassi di interesse deciso dalla Bce porterebbe immediatamente ad una fluttuazione verso l'alto dell'euribor, l'indice con cui si determina la rata del mutuo a tasso variabile. ma oltre alla rata di chi un mutuo già ce l'ha, saranno le nuove erogazioni a diventare più care. Anche l'Irs, l'indice su cui si calcola il tasso fisso, dipende infatti dai tassi della Bce e i mutui a tasso fisso al di sotto del 4% sono praticamente spariti dal mercato a dicembre. Chi ne ha approfittato ha fatto probabilmente l'affare della sua vita. L'euribor 3 mesi si è attestato infatti a 1,19%, quello a 1 mese a 0,90% e quello a 6 mesi a 1,50%. Valori molto bassi, in ogni caso, ma destinati a crescere. Le previsioni indicano che il 7 aprile i tassi Bce auementeranno dello 0,25% ed entro fino anno dello 0,50%. Il prestito a tasso variabile passerebbe così dal 2 al 2.25%, valore a cui le banche poi aggiungono il taeg, ossia il loro margine di guadagno. Il rincaro per chi ha il mutuo da pagare sarebbe di circa 11 euro al mese, calcolato su un prestito decennale di 100mila euro. Ma se con il trascorrere dei mesi l’aumento fissato dalla Bce dovesse essere di mezzo punto, sulle famiglie si riverserebbe un rincaro di 23 euro al mese e di 276 euro all'anno (sempre tenendo come riferimento un mutuo da 100mila euro.
EURIBOR 3 MESI SALE A 1,162%- Il tasso Euribor a 3 mesi è salito ai massimi da giugno 2009, spinto dalla prospettiva di una stretta monetaria della Bce già ad aprile. Il tasso che le banche applicano fra loro per i prestiti trimestrali - e che viene preso come riferimento dalle stesse banche per indicizzare i mutui. L'Euribor a un mese è salito dallo 0,869% allo 0,897% e quello a una settimana ha segnato un rialzo allo 0,848% dallo 0,768%.
Nessun commento:
Posta un commento